DAL CINEMA AL TURISMO: VIAGGIO NELLA SELVAGGIA CALABRIA

DAL CINEMA AL TURISMO: VIAGGIO NELLA SELVAGGIA CALABRIA

aprile 9, 2022 0 Di Cinema in viaggio

La Calabria, una regione dalle numerose personalità. Dicendo questo utilizziamo un lessico solitamente associato agli esseri umani, ma che descrive perfettamente la varietà di risorse disponibili sul terreno calabrese.  La meravigliosa luce delle coste viene interrotta dalle suggestive montagne della Sila e della zona dell’Aspromonte. Ma la Calabria è anche un viaggio di sapori, che troppe volte incontrano negli stereotipi la piccantezza del peperoncino. La cultura culinaria del territorio non è solo questo:  i prodotti della terra e del mare, le ricette secolari e alcuni tesori come il celebre bergamotto.

E’ un territorio vastissimo, le cui risorse naturali sono veramente infinite. E se ne sono accorti molti registi, che hanno utilizzato il territorio per le riprese di alcuni loro film. Citiamo per esempio Padrenostro di Claudio Noce, girato in Sila e sulle coste dello Ionio. Ma anche Anime Nere, pellicola del 2014 ambientata nelle mura antiche di Africo vicino all’Aspromonte. E potremmo nominare anche altre opere cinematografiche, che utilizzano e soprattutto valorizzano la straordinaria ricchezza dei paesaggi calabresi.

LA PROVINCIA DI COSENZA: VALLE DI LUCI TRA LA SILA E LA CATENA COSTIERA

Il viaggio nella Calabria inizia dal nord e dal territorio cosentino. Il cuore è dominato dal massiccio montuoso del Pollino, condiviso con la Basilicata, e la maestosa Sila, che nella provincia si suddivide in Sila Greca e Sila Grande. I prodotti tipici della zona offrono sapori intensi e avvolgenti. Il Caciocavallo Silano è uno dei tesori della provincia; in numerose ricette il formaggio viene piastrato, in modo da esaltarne le qualità. Nella parte calabrese del Pollino troviamo il Monte Dolcedorme, luogo famoso per la leggenda della “costellazione dei ladri”. Stando al racconto, i pastori della zona a una certa ora della notte, guardando il cielo in direzione della cima del monte Dolcedorme, vedono comparire una strana sequenza di stelle: prima due vicine appaiate tra loro, poi altre due in coppia, quindi una stella isolata.

La provincia presenta meravigliosi paesaggi anche sulle coste. Citiamo soprattutto la “perla del Tirreno” Diamante, che comprende l’Isola di Cirella. Qui è possibile ammirare uno dei mari più cristallini della penisola italiana, con i colori sfavillanti che sono diventati protagonisti delle opere di alcuni poeti eterni, come Gabriele D’Annunzio.

Prodotto tipico di Diamante è il cedro, agrume dal sapore molto amaro e intenso, utilizzato soprattutto per il liquore, ottenuto dall’infusione della scorza, e per la granita.

LA PROVINCIA DI CROTONE: LO IONIO PROTAGONISTA NEL TERRITORIO DELL’ETERNO RINO GAETANO

Nel nostro itinerario scendiamo verso la parte centrale della Calabria, a est. Qui troviamo la provincia di Crotone, dove è nato il celebre cantautore Rino Gaetano. La costa sullo Ionio offre alcune località veramente interessanti. Da menzionare soprattutto l’Isola di Capo Rizzuto e Le Castella, un borgo marinaro al cui centro sorge un Castello Aragonese sul mare.

L’acqua cristallina dello Ionio fa risplendere le mura di color sabbia della fortezza, che continua a vivere dal 15 esimo secolo galleggiando sulla distesa azzurra. Stando ad alcune leggende, la zona del borgo di Le Castella sarebbe la stessa dell’Isola di Calypso, tappa del viaggio di Ulisse nell’Odissea di Omero. La costa dello Ionio è anche la patria della “sardella”, particolare salsa nata nella provincia di Crotone e meno conosciuta rispetto alla più diffusa ‘nduja. Si tratta di un composto a base di sardine neonate, che vengono salate per almeno tre mesi, alle quali viene aggiunto peperoncino e semi di finocchietto selvatico. Una preparazione dal gusto deciso, soprannominata “caviale del mare” e perfetta da spalmare sulle fette di pane abbrustolite.

 

In ambito enogastronomico, la provincia di Crotone è la patria del vino rosso Cirò DOC, che nasce e viene prodotto nell’omonima località calabrese. Si tratta di un prodotto conosciuto in tutta Italia e di uno dei vini più antichi del Mondo, la cui nascita risale a epoche precedenti alla civiltà Romana. Viene prodotto anche nella zona della Sila Piccola, la parte più a Sud dell’altopiano. Nelle montagne del territorio nasce anche il gustosissimo pecorino crotonese e troviamo alcune località turistiche molto frequentate, come il Villaggio Palumbo.

 

LA PROVINCIA DI CATANZARO: LO SGUARDO TRA IONIO E TIRRENO NEL CUORE DELLA CALABRIA

Il centro della regione è occupato dal capoluogo della Calabria. Una delle cose più interessanti della provincia di Catanzaro è proprio la posizione tra il Mar Tirreno e il Mar Ionio, che permette ai suoi abitanti di poter osservare contemporaneamente entrambe le coste da alcuni punti del territorio e nelle giornate più limpide.

Le acque dei due mari sono separate dall’Istmo di Catanzaro, la striscia di terra più stretta dell’intera penisola italiana. Nella parte dello Ionio, troviamo soprattutto il Golfo di Squillace, territorio meraviglioso dove sono presenti località ricche di risorse per il turismo, come “la perla dello Ionio” Soverato, Pietragrande, Copanello e Badolato. Oltre alla fantastica acqua cristallina, nella zona sono presenti grotte misteriose e spiagge meravigliose, il cui colore va dal bianco al dorato.

Il territorio catanzarese termina con l’area collinare e montuosa delle Serre calabresi, che fungono da punto di congiunzione tra la Sila e l’Aspromonte. Qui troviamo un importante Parco naturale regionale, che ospita boschi immensi, una ricchissima fauna e suggestive cascate, come quella del Marmarico. Quest’ultima è la più alta dell’Appennino Meridionale e ha ospitato fino al 2017 l’evento annuale “Marmarico Day”, per la sistemazione dei sentieri e l’eliminazione dei rifiuti abbandonati.

 

LA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA: DOVE NASCE LA STREPITOSA CIPOLLA ROSSA DI TROPEA E DOVE SI TROVA IL GELATO MARCHIO IGP

doci alla zona più a Sud dello stivale, ci spostiamo verso ovest per giungere alla provincia di Vibo Valentia. Situato sulla “Costa degli Dei” del Tirreno, Capo Vaticano è indubbiamente il luogo più rinomato della provincia. Un’estesa località promontuosa, dove è presente il borgo di Pizzo Calabro, famoso per il dolce tipico della zona: il Tartufo di Pizzo. Si tratta del primo gelato in Europa ad aver ottenuto il marchio IGP, composto da due palline al gusto nocciola e cioccolato, modellate e con all’interno un cuore di cioccolato fondente. Esistono anche alcune varianti, come quella con il pistacchio.

Vicino a Capo Vaticano troviamo poi l’incantevole Tropea. I palazzi antichi del centro storico , che si affaccia sul Mar Tirreno, i granelli di sabbia bianca e limpida nelle spiagge, paragonati per la forma ai chicchi di cous cous. Ma a Tropea c’è soprattutto la squisita cipolla rossa, un tesoro nato grazie ad una serie di fattori che garantiscono l’ambiente perfetto per la coltivazione di questo prodotto. Dai Fenici ad oggi, la “cipolla proletaria” è il frutto del susseguirsi delle epoche della Storia. Un sapore dolce e pungente, perfetto per le insalate, nelle quali la cipolla viene mangiata cruda, in modo da non snaturare la sua identità originaria.

LA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA: LA PUNTA DELLO STIVALE OSSERVA LE LUCI SICILIANE

Terminiamo il nostro viaggio nella zona più a Sud della penisola italiana. La provincia di Reggio Calabria rappresenta la punta dello stivale ed è associata spesso al massiccio dell’Aspromonte, presente esclusivamente in questa zona della regione calabrese. Grazie al suo ambiente particolare, l’Aspromonte ospita ben 1500 specie nella sua flora, tra cui citiamo il pino laricio, albero dalla straordinaria capacità di sopravvivere agli sbalzi delle temperature. Nelle giornate migliori e fino al periodo estivo, è possibile inoltre vedere dall’Aspromonte lo Stretto di Messina, in un magico incontro ravvicinato tra il Mare e la Montagna.

Reggio Calabria, capoluogo della provincia, ospita nel Museo Nazionale della Magna Grecia le celebri statue dei “Bronzi di Riace”, originarie dell’omonima località. Nella città è particolarmente diffusa la moda dello street food, con le influenze siciliane che portano gli abitanti a gustarsi nelle vie del capoluogo, arancini e brioches col tuppo e gelato. Tappa obbligatoria il chiosco “Cesare”, situato sullo splendido lungomare. Per concludere l’itinerario è necessario buttarsi nell’acqua dello Stretto di Messina, tra i miti secolari di Scilla e Cariddi, e terminare lo stivale della penisola. Le forti correnti creano in questa zona un paradiso di specie ittiche, numerosissime e molto particolari. Una delle più interessanti è la lepre di mare, un mollusco dalle dimensioni abbastanza importanti che possono raggiungere i 30 cm di lunghezza. Un animale dalla forma strana, che ricorda vagamente quella di una grande lumaca di terra. Il fascino intramontabile del Mar Mediterraneo, ricco di Storia e di meravigliose creature.

La punta dello stivale è spesso definita selvaggia, perché offre ambienti perfetti per l’incontro tra Uomo e Natura. Patrimoni da difendere, ma anche da valorizzare. Un territorio da scoprire nei suoi immensi paesaggi e tesori.




DIDASCALIE FOTO: Parco della Sila- Castello di Le Castella (Fonte Wikimedia Common, panino gourmet calabrese Calabriotto by CalaBRIOtto

 

PIETRO AMENDOLA