Tra Usa ed Europa, la cinematografia di  Salvatore Sclafani

Tra Usa ed Europa, la cinematografia di Salvatore Sclafani

ottobre 25, 2019 0 Di Andrea Pedrazzi

La sua ultima fatica cinematografica, è un cortometraggio che si intitola Don Gino di cui ha curato sceneggiatura e regia, con la direzione della fotografia del pluripremiato Daniele Ciprì. E’ un film breve divertente e originale,  il cui cui tema si muove in modo intelligente tra omossessualità e mafia, con risultati brillanti.

Don Gino è un film  irriverente, permeato da un pizzico di umorismo ben dosato. Attualmente  sta per essere completato e mandato ai più importanti Festival Internazionali, un percorso importante per un cortometraggio” dice Salvatore Sclafani,  il palermitano che per fare il regista e il direttore della fotografia, vive a Los Angeles da circa 2 anni, la terra fertile del cinema che offre tante possibilità . E Salvatore ne ha già colte tante, perchè la bravura a Los Angeles paga e unita alla sua inarrestabile energia, fanno sì che lavori molto ed in più produzioni. “Ma l’Italia resta sempre importante” dice Salvatore “  perchè la First Child Productions la società mia e dell’attrice Paola Piccioli anche lei a Los Angeles da un paio d’anni, ha una vivace attività. Tra i nostri primi lavori c’è il cortometraggio “Un giorno alla volta”, in collaborazione con Carmelo Segreto, con la mia fotografia. Ha  vinto diversi premi fra cui il Roma Cinema Doc ed il Premio Giulio Questi. Oltre a Don Gino, abbiamo prodotto e realizzato Idda, con la mia regia e la direzione della fotografia di Daniele Ciprì, nel quale Paola Piccioli recita, il lungometraggio “Il talento” ancora con la mia regia e fotografia,  tutti già pronti per i Festival Internazionali”. Inoltre Paola e Salvatore, con First Child, si stanno occupando della produzione del corto Giusto il tempo per una sigaretta, che inizierà le riprese a breve in Italia, a Bologna, con la regia e la sceneggiatura di Valentina Casadei”.

E’ vero che la passione per l’arte, piuttosto che per la scienza o per il cinema, emergono già da giovanissimi?  Sicuramente, ma a volte sono i genitori che deviano i figli verso altro, pensando che sia più concreto o più facile da approcciare.  In realtà le passioni spingono forte e Salvatore Sclafani, non ha lasciato che risentissero di nulla, anzi le ha alimentate, affrontando di petto la strada per renderle concrete. “A 14 anni già dirigevo  vari spettacoli teatrali e ho realizzato un lungometraggio amatoriale dal titolo Cenerentolo 2: Successivamente ho cominciato i miei studi professionali con l’attore Mario Pupella presso il teatro Crystal di Palermo, e nel frattempo ho ottenuto diversi ruoli per il cinema e la televisione, come quello del protagonista Antonio Conti nel cortometraggio Convitto Falcone,  la mia partita del regista Pasquale Scimeca,  fuori concorso al festival di Venezia. Il percorso attoriale ad un certo punto ha lasciato spazio alle passioni per la regia e la fotografia cinematografica. Così ho fatto la regia di molti cortometraggi, qualche direzione della fotografia, ho ricevuto molti premi, e con un montaggio ho guadagnato un award e diverse nominations. Ho conosciuto registi come Marco Bellocchio e Daniele Ciprì.”

Ma il suo primo  passo verso Los Angeles è stato una MasterClass dell’acting coach hollywodiano Bernard Hiller, che frequentò a Roma, dove si era trasferito da qualche anno lasciando la famiglia e dove si è laureato al Dams.

“Quella prima esperienza è stata importante per avvicinarmi ad un approccio diverso con il mondo del cinema. Qualche anno dopo ho deciso di conoscerlo da vicino e di partire per  Los Angeles, dove ho frequentato la scuola di Cinema UCLA Extension. E’ stato un’ottima decisione, per la preparazione che offre e i contatti che fornisce. Infatti ho cominciato a collaborare con i produttori Gerry Pass e Kerry Mondragon, producendo il cortometraggio Second Acts – protagonista Michael Learned, attrice 4 volte vincitrice del premio Emmy– che viene selezionato a diversi festival fra cui il prestigioso e qualificante per gli OscarMiami film festival. Ma devo dire che la  svolta è arrivata un anno fa quando sotto l’Uninflected LLC di Kerry Mondragon ho prodotto Tyger Tyger. E’ un lungometraggio ambizioso, che abbiamo girato in una location molto paticolare, cioè i deserti di Bombay Beach e Slab City, ai confini della California. I protagonisti sono la star Disney Dylan Sprouse, nota per la serie Zach and Cody al Grand Hotel. Nel cast c’è anche l’attrice novegese Thea Sofie Loch Naess antagonista principale della serie Netflix The Last Kingdom,  la figlia del famoso attore Josh Brolin, Eden Brolin, e poi Sam Quartin, Nekhebet Kum Juch, Max Madsen (figlio dell’attore Michael Madsen), la modella angelo Victoria Secret Barbara Palvin , nonché Craig Stark, assiduo collaboratore di Quentin Tarantino.

Nell’imminente futuro per Salvatore Sclafani ci sarà una proiezione del suo cortometraggio Self Control, il 28 Ottobre al Moviemmece film festival 2019 (Festival vinto nel 2017), ed il lungometraggio The soap-maker, remake della famosa pellicola Gran Bollito, del regista Mauro Bolognini, di cui Salvatore ha acquisito i diritti e per la realizzazione del quale affiancherà i produttori Hollywoodiani Gerry Pass e Lucas Foster.

 

Andrea Pedrazzi