NATALE E COMMEDIE HOLLYWOODIANE ANNI 50/60:  EMOZIONE, BUONI SENTIMENTI, AMORE

NATALE E COMMEDIE HOLLYWOODIANE ANNI 50/60: EMOZIONE, BUONI SENTIMENTI, AMORE

dicembre 23, 2021 0 Di Cinema in viaggio

Il Natale è alle porte e in questo magico periodo dell’anno il cinema ha da sempre svolto un ruolo fondamentale. Le pellicole più celebri e rinomate vengono riproposte in televisione per deliziare queste giornate invernali di dicembre. L’atmosfera serena e pacifica delle feste lascia soprattutto spazio alla spensieratezza dei vecchi film di una volta, in cui recuperiamo le emozioni un po’ oscurate dalla spettacolarizzazione delle opere contemporanee. Le commedie hollywoodiane degli anni ’50-’60 rappresentano una preziosa parte della storia del cinema.

 

“L’amore è una cosa meravigliosa”, “Tutti insieme appassionatamente” e “Sette spose per sette fratelli” sono senza dubbio alcune delle opere più famose in questo “catalogo speciale” di film d’annata. Il primo è ambientato negli anni ’50 e racconta la complicata storia d’amore tra una dottoressa eurasiatica e un giornalista americano in una Hong Kong invasa dagli immigrati cinesi. In “Tutti insieme appassionatamente” , vincitore di ben 5 premi Oscar, una novizia di Salisburgo viene  cacciata dal convento per la sua scarsa disciplina e inizia un particolare viaggio di vita che la porterà ad innamorarsi di un comandante austriaco e a dubitare della propria reale vocazione. Con “Sette spose per sette fratelli”  ci spostiamo infine tra le verdi montagne dell’Oregon di metà ‘800, dove il maggiore di 7 fratelli decide di andare alla ricerca di una moglie, ritenendo necessaria una figura femminile nella propria casa

 

 

Il tema principale delle tre pellicole è sicuramente la storia d’amore, filo conduttore delle trame. Ma troviamo tanti altri elementi da poter analizzare e interessanti riferimenti storici alle epoche delle ambientazioni.

 

 

I CARATTERI DELLA FIGURA MASCHILE E FEMMINILE

 

Le storie ruotano attorno ai sentimenti dei protagonisti. L’amore tra un uomo e una donna è l’elemento fondamentale che stravolge il corso degli eventi. Possiamo notare alcuni particolari che si ripetono nelle pellicole. La figura femminile ci viene presentata nelle vesti di “istruttrice” in “Tutti insieme appassionatamente” e  “Sette spose per sette fratelli”.  Nel primo la novizia Maria , dopo aver lasciato il convento, si inserisce nella famiglia del comandante von Trapp e dei suoi 7 figli. I giovani ragazzi, abituati alle regole ferree del padre, riscoprono la vivacità e la gioia della loro tenera età con Maria, che assume il ruolo di guida ed educatrice. Abbiamo una situazione simile con Milly Pontipee in “Sette spose per sette fratelli”. Dopo essersi trasferita nella casa del nuovo marito Adamo, la donna si ritrova a doversi occupare anche dei 6 fratelli dello sposo. Non abituati al confronto con una figura femminile, gli uomini vengono educati da Milly, che riesce a trasformare il loro aspetto interiore ed esteriore.  Sono rintracciabili ed evidenti alcune somiglianze con la celebre fiaba “Biancaneve e i sette nani”.

 

Sempre in queste due pellicole è ben rimarcato anche il ruolo della figura maschile. Il comandante austriaco Georg e Adamo Pontipee, interpretati rispettivamente da Christopher Plummer e Howard Keel, sono due uomini poco inclini a mostrare le proprie emozioni e apparentemente sicuri di sé stessi. Questa virilità viene custodita e protetta dai due protagonisti. Adamo , in una delle scena iniziali del film, vuole nascondere ai fratelli il fatto di esser stato cacciato dal “letto matrimoniale”, difendendo la propria figura di capo-famiglia

forte.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO

 

Questo è un tema ricorrente in tutte le opere citate. Adamo e Milly ,nel film di Stanley Donen, possiedono due caratteri molto diversi tra loro. La sfrontatezza e la natura grezza di lui si scontrano con l’eleganza e la compostezza della donna. Gli sposi rispecchiano gli stereotipi della figura maschile e di quella femminile, messi a confronto in una storia d’amore apparentemente complicata.

 

L’animo freddo e distaccato del comandante von Trapp è in collisione con l’esuberanza e la vivacità di Maria in “Tutti insieme appassionatamente”. Lei , in modo involontario, stravolge lo stato d’animo di Georg, colto di sorpresa e trasformato dai sentimenti per la donna.

 

L’iniziale aspetto privo di emozioni del comandante è la conseguenza della morte della moglie, nonché madre dei sette bambini. Anche nella pellicola di Henry King “L’amore è una cosa meravigliosa” troviamo il tema della perdita di un coniuge, rintracciabile anche in questo caso nell’atteggiamento disinteressato della protagonista Han Suyin. L’irrequietezza e l’energia del giornalista Mark Elliott sono una boccata d’aria per la donna, che riscopre le travolgenti sensazioni dell’amore.

 

 

LA CONCEZIONE DELL’AMORE: NASCOSTO E IMPOSSIBILE

 

La sfera sentimentale è un oggetto molto delicato da maneggiare con cura. Nelle commedie hollywoodiane assume una tale importanza da rendere totalmente marginali altri elementi forti presenti nelle opere. La storia tra l’eurasiatica Han e l’americano Mark è ostacolata dal periodo storico degli anni ‘50 in cui è ambientato il film. Nel protettorato inglese di Hong Kong c’è un crescente disprezzo e odio verso i cinesi da parte della popolazione locale. La dottoressa Suyin ammette di sentirsi bloccata dalle sue origini nella storia d’amore con il giornalista Elliott. Lo status di “mezzosangue” rende difficile e complicato agli occhi dell’opinione pubblica questo gioco di sentimenti con l’americano. Ma le differenze culturali vengono superate dalla passione ardente dei due protagonisti.

 

Il comandante von Trapp e Maria nel film di Robert Wise sono invece inconsapevoli delle proprie emozioni. Ignorano le sensazioni provocate dagli sguardi e nascondono un amore evidente agli occhi delle altre persone. Nella scena finale i due si dichiarano, ma con un dialogo che avviene con le loro espressioni celate nel buio della notte, come a riprendere i tratti principali di una storia d’amore nascosta dai suoi stessi protagonisti.

 

CANTI E BALLI: LE NOTE MUSICALI NELLE COMMEDIE

Le colonne sonore di Richard Rodgers hanno contribuito notevolmente al successo di “Tutti insieme appassionatamente”. La musica in generale ha da sempre un ruolo fondamentale nelle opere cinematografiche. “My Favorite Things” di Rodgers è una canzone diventata famosissima dopo la messa in scena del musical “The Sound of Music” e ancora di più dopo l’uscita del film di Wise.   Ed è entrata a far parte della tradizione musicale natalizia.

 

Eterna è la colonna sonora principale de “L’amore è una cosa meravigliosa” di Alfred Newman, che valse al compositore e al film un oscar nel 1956. Questa musica entrò nel repertorio di altri artisti immortali, come Frank Sinatra e il trombettista Eddie Calvert. Nelle altre due pellicole, entrambi dei musical, le note hanno la funzione di accompagnare le azioni dei protagonisti, che rivelano i propri pensieri e le proprie sensazioni cantando e ballando. Nel film di Henry King l’arduo compito di enfatizzare le emozioni è affidato alla sola melodia, che racchiude perfettamente lo stato d’animo dei protagonisti nelle scene. Il finale ,in cui la dottoressa Han viene a sapere della morte dell’amante, è addolcito e drammatizzato allo stesso tempo dalla musica. La tristezza della donna si scontra con la gioia immensa di aver assaporato un amore indimenticabile. “Non è mancata la cosa meravigliosa”, come scrive Mark in una delle sue ultime lettere alla dottoressa.

IL SIMBOLISMO DEI LUOGHI E DELLA NATURA

Altro processo raffinato e di grande importanza è quello relativo all’inserimento di alcuni simboli nei tre film. Un ruolo fondamentale lo ha in questo caso la natura, che influenza la fisionomia delle scene. Nel musical “Sette spose per sette fratelli”  la pace delle verdi montagne dell’Oregon si scontra con la prepotenza delle valanghe nel periodo invernale. I protagonisti sono influenzati dal cambio delle condizioni atmosferiche, che causano anche il mutamento repentino delle tonalità musicali.

 

In “Tutti insieme appassionatamente” troviamo invece due elementi precisi. Il primo è sicuramente il luogo della montagna vicino al convento. La novizia Maria dichiara il proprio rapporto intimo con questo posto, dove spesso si rifugia per caricarsi di gioia e vivacità. E’ un luogo che rivediamo spesso in tutta la storia ed è dove la donna porta i figli del comandante Georg per cantare e ballare insieme a loro. Il secondo elemento è l’edelweiss, un fiore bianco. Si tratta di una pianta delle Alpi e la sua immagine è presente oggi sulle monete austriache da 2 centesimi. Nel film viene citato due volte con una canzone, il cui titolo riprende il nome dello stesso fiore. Prima dal comandante Georg, quando riscopre l’amore per i propri 7 figli, che aveva smarrito dopo la morte della moglie. Infine nella scena conclusiva, durante lo spettacolo davanti ai generali nazisti. In questo caso l’edelweiss simboleggia una dichiarazione d’amore della famiglia von Trapp verso l’Austria, anche in segno di protesta per l’Anschluss, l’annessione alla Germania nel 1938.

 

Infine citiamo anche la figura della “farfalla” ne “L’amore è una cosa meravigliosa”. La cultura asiatica di Han Suyin porta la donna a citare spesso superstizioni e credenze popolari. Una di queste è il buon augurio correlato alla presenza di una farfalla sulla spalla dell’amato Mark in una scena del film.  L’insetto trasmette fiducia e vivacità negli occhi della dottoressa e riappare anche alla fine del film. L’uomo, lontano da queste credenze popolari, si lascia influenzare dalla donna e ,in una delle ultime scene, osserva una farfalla sulla propria macchina da scrivere. Trovandosi nel bel mezzo della Guerra di Corea, sorride e spera che l’animale porti serenità, ma purtroppo morirà lontano dalla propria amata. Ha un ruolo cruciale anche l’albero dove i due si davano appuntamento. Un posto isolato dal resto della popolazione, dove poter raccogliere in totale silenzio le proprie emozioni. Han vi ci torna dopo la notizia della scomparsa del giornalista, come a voler ritrovare la figura dell’uomo che aveva stravolto il suo stato d’animo. Un legame sentimentale che non si spezza e continua a vivere nel luogo simbolo del loro amore.

 

Pietro Amendola