IL CINEMA IN CASA

IL CINEMA IN CASA

aprile 29, 2020 0 Di Cinema in viaggio

Se in questi giorni di reclusione forzata vi sentite impazzire come Jack Torrance, il protagonista di Shining (1980), posate l’ascia sul comodino e sedetevi sul divano o sdraiatevi comodi sul letto, accendete il pc e guardate un bel film, magari uno girato interamente fra le mura domestiche!

Non sono pochi i film ambientati interamente in casa, in una stanza o in un ambiente chiuso, solitamente si tratta di horror o thriller ma anche di film drammatici come Room (2015).

Tra i tanti che si potrebbero trovare nel Web, ve ne consiglio cinque che, a mio parere, sono molto interessanti.

 

1) UNA GIORNATA PARTICOLARE – Ettore Scola (1977)

È il 6 maggio 1938, una giornata particolare per Roma, Hitler è in visita in Italia e Mussolini decide di organizzare una parata per accogliere il potente alleato. Tutta Roma va a vedere il Führer, compresi gli inquilini di un complesso condominiale, tutti tranne Antonietta e Gabriele: lei perché deve rassettare casa e cucinare, lui perché contrario al regime fascista. Per un futile motivo l’uomo e la donna trascorrono l’intera giornata insieme, passando da un appartamento all’altro (se si esclude l’iconica scena sul terrazzo, tra le poche girate in esterno). I due non potrebbero essere più diversi: lei è una convinta sostenitrice e ammiratrice del Duce, lui un ex speaker radiofonico antifascista, cacciato dall’Eiar in quanto omosessuale; lei poco istruita e bigotta, lui sagace e acculturato, eppure tra i due scatta qualcosa, qualcosa che va oltre il dato meramente fisico. Il loro è un incontro tra due anime sole, apparentemente lontane ma vicine nella loro infelicità, due spiriti affini che riconoscono l’uno nell’altro le proprie debolezze. In particolar modo è Gabriele con le sue parole e la sua storia a far capire ad Antonietta di essere vittima di una società che la vuole ignorante e sottomessa al marito, in quanto una brava donna fascista può essere solo moglie e madre e nient’altro, senza lasciarle la benché minima possibilità di ribellarsi alla sua condizione. Il film di Scola infatti non è solo la storia di un uomo e di una donna, ma è anche una feroce critica ad un regime che reprime i cittadini nella loro individualità e che premia, come si evince dalle parole della portinaia, i malviventi a discapito della gente onesta, purché siano fedeli al regime e ai loro ideali.

 

2) PERFETTI SCONOSCIUTI – Paolo Genovese (2016)

Un gruppo di amici (tre coppie e un single), organizzano una cena a casa di due di loro e tra chiacchiere e risate la padrona di casa, Eva, decide di organizzare un gioco per movimentare la serata: i sette amici dovranno scambiarsi i cellulari e rendere partecipi i commensali di ogni chiamata e messaggio che riceveranno. Come Eva sostiene, gli smartphone sono la scatola nera delle nostre vite, depositari di segreti inconfessabili anche al nostro partner e ai nostri più cari amici. Il gioco pian piano prende una piega inaspettata, portando alla luce segreti e tradimenti, sconvolgendo le vite dei commensali e dimostrando che in realtà nessuno ci conosce davvero, siamo tutti dei perfetti sconosciuti anche per chi ci dorme a fianco tutte le notti.

Il film di Genovese può essere definito un’opera sociologica che mette in mostra non solo come la tecnologia è divenuta un elemento indispensabile nelle nostre vite, ma anche come ognuno di noi sia una maschera impenetrabile per coloro che ci circondano. Un’opera a tratti pirandelliana che ha avuto un enorme successo tanto da ispirare numerosi remake (ben diciannove) e spettacoli teatrali in tutto il mondo, dopo aver trionfato al Tribeca Film Festival del 2016, vincendo il premio per la miglior sceneggiatura nella categoria World Narrative.

 

3) THE OTHERS – Alejandro Amenábar (2001)

Grace è una donna sola, il marito è disperso in guerra (siamo nel 1945) e lei deve occuparsi dei due figli, Anne e Nicholas, entrambi affetti da una grave malattia che non permette loro di esporsi alla luce del sole.  La donna impone rigide regole nella grande villa in cui lei e i figli vivono come l’assoluto silenzio, non aprire le tende per nessun motivo e una davvero assurda: nessuna porta deve essere aperta prima che l’ultima sia stata chiusa. Dopo l’arrivo alla villa dei nuovi domestici, un uomo e due donne i quali avevano già lavorato in quella dimora per i vecchi proprietari, iniziano ad accadere strani fatti; la figlia Anne infatti dichiara di vedere un bambino di nome Victor, spaventando a morte il fratello, ma Grace è convinta che si tratti di uno scherzo di cattivo gusto della figlia e la punisce severamente, fino a quando è lei stessa a notare strani eventi. La donna però, almeno inizialmente, teme che qualcuno si sia nascosto in casa sua ma ben presto si deve ricredere ed alcuni episodi la portano a ritenere che la sua casa sia infestata da dei fantasmi.

Un film che sembra un horror ma che si svolge come un thriller fino a toccare le vette del dramma nel finale inaspettato, in una ricerca esasperante su chi siano davvero “gli altri”.

Attualmente è in fase di produzione un remake di questa pellicola che, secondo alcune indiscrezioni, avrà un’ambientazione contemporanea.

 

4) CARNAGE – Roman Polanski (2011)

Tratto dalla commedia teatrale Il Dio del massacro di Yasmina Reza, Carnage segue proprio l’impostazione di una piéce teatrale. Il film si svolge interamente nell’appartamento dei coniugi Michael e Penelope Longstreet, genitori di Ethan un ragazzino colpito al volto con un bastone da un suo coetaneo. I genitori dell’altro ragazzino, i coniugi Alan e Nancy Cowan, si recano a casa dei Longstreet per discutere dell’accaduto e trovare un accordo. Estremamente diversi, all’inizio le due coppie si mostrano pacifiche e cortesi fin quando, in un crescendo di tensioni, i rapporti si incrinano e i quattro iniziano a litigare e a rinfacciarsi i reciproci modelli educativi. Se inizialmente le recriminazioni avvengono tra coppie, successivamente le dinamiche cambiano, creando un gioco di uomini contro donne, rivelando tutte le fragilità non solo dei rispettivi modelli familiari, ma anche e soprattutto relazionali. Emergono infatti, in un’escalation di nichilismo, i problemi che si annidano in ciascuna coppia e che vengono solitamente taciuti e nascosti da un ostentato perbenismo. In un gioco al massacro di tutti contro tutti, ognuno definirà quella giornata come il giorno più infelice della propria vita.

Un’opera cinica,  ma al tempo stesso realistica (sebbene a volte estremizzata per esigenze di copione), sui rapporti di coppia dove i figli, più che motivo d’unione, diventano da un lato motivo di divisione all’interno della coppia e dall’altro un pretesto per ostentare e imporre una propria visione del mondo, il tutto filtrato da un velo di ipocrisia sociale.

 

5) CENA CON DELITTO – Rian Johnson (2019)

Dopo aver festeggiato il suo compleanno con figli e nipoti, il ricco e anziano scrittore giallista Harlan Thrombey viene ritrovato morto nel suo studio dalla sua governante. Tutti pensano ad un suicidio, polizia compresa, tutti tranne Benoit Blanc, un detective privato ingaggiato da non si sa bene chi. L’uomo è convinto che lo scrittore sia stato ucciso da qualcuno, probabilmente da un membro della sua famiglia per ragioni di eredità, e si fa aiutare nelle indagini dall’infermiera del signor Thrombey: Marta Cabrera una giovane donna uruguaiana dotata di una particolarità, ovvero vomitare ogni volta che dice una bugia. Questa sua peculiarità unita al fatto che la giovane donna era divenuta la confidente del suo anziano paziente, nonché depositaria dei segreti di famiglia, sarà fondamentale per Blanc affinché possa scoprire la verità sulla morte di Harlan e l’identità di chi lo abbia ingaggiato.

La particolarità del film è che già dopo mezz’ora noi veniamo a sapere come il vecchio scrittore sia morto, cosicché il resto della pellicola, come in una puntata del Tenente Colombo, ricostruisce le vicende che hanno portato alla morte dell’uomo, seguendo le ricerche del detective e le azioni dei sospettati e di chi è coinvolto con la morte dell’uomo, arrivando ad un finale rocambolesco, dove tutte le nostre certezze vengono capovolte.

Cena con delitto sembra uno di quei vecchi film tratti dai romanzi di Agatha Christie, dove un carismatico, intuitivo e intelligente detective all’interno della casa dove il “delitto” si è consumato, riesce a risolvere un caso apparentemente impossibile, superando per arguzia e perspicacia la polizia locale.

Ivanna Lilla Parco